
Se non hai mai fatto yoga o se non hai mai fatto yoga insieme a me, potresti domandarti come si svolge una mia lezione. Infatti, ogni insegnante ha il suo stile e guida la classe in modo personale, tanto che due insegnanti diversi possono proporre approcci anche molto diversi. Inoltre, se è la tua prima lezione in assoluto, può metterti a tuo agio sapere cosa aspettarti, a grandi linee :-).
Così, voglio raccontarti il percorso generale di una lezione insieme: la pratica può essere anche molto creativa, ma questa struttura di base viene mantenuta perché -a mio parere- è sensata e efficace.

PARTE INIZIALE: la pratica inizia con un momento di “assestamento”, di solito seduti. Cerchiamo, cioè, di spostarci dal caos e da tutto quello che abbiamo fatto fuori, a una modalità più calma e centrata, pian piano immersa nella lezione. Lo yoga non è come la piscina che ci si tuffa e si nuota: se appena varcata la soglia della sala, ti lanciassi a capofitto nella pratica delle posizioni, ci sarebbe il rischio di svolgere la lezione totalmente distratto oppure di passare l’ora a programmare la settimana, a pensare alla cena, etc. Sarebbe un peccato, non trovi?
Così, in questa fase, praticheremo qualche tecnica di respirazione/concentrazione che ci aiuta a mettere da parte pensieri e distrazioni e esercizi di scioglimento/allungamento che preparano il corpo per accogliere la parte successiva della lezione.

PARTE CENTRALE: questa parte io la svolgo generalmente in piedi e si compone di una sequenza, cioè di una serie di posizioni legate tra di loro (con o senza pause e di intensità variabile). Rappresenta il cuore della lezione e il momento in cui ti illustro le tematiche della pratica, i suoi scopi, il suo senso, qualche accenno di teoria yoga per approfondire meglio il tutto. Di solito, si conclude verso la metà della nostra ora, un momento in cui faremo una piccola sosta: è utilissima per riposare un poco, se necessario, ma soprattutto per riprendere le tecniche che abbiamo fatto all’inizio e riprovarle. Mi fa piacere offrire l’opportunità di sperimentare con gli esercizi respiratori o di concentrazione: se si fanno 20 secondi e basta in tutta la lezione, è difficile possano dirci qualcosa… Qualche esercizio di scioglimento/allungamento chiude la parte centrale e ci porta al capitolo successivo della lezione.

PARTE A TERRA: una parte della lezione la svolgo di solito sul tappetino per sperimentare le molte posizioni a terra. In genere, segue lo stile e il senso della prima parte, ma è più focalizzata sull’allungamento, particolarmente piacevole e benefico verso la fine della lezione e propedeutico al rilassamento. Questa parte si chiude con il raggiungimento della posizione di rilassamento che apre le porte della parte finale.

PARTE FINALE: questa parte si svolge nella posizione del rilassamento, cioè, di solito, sdraiati a terra a pancia in su. Rappresenta lo scivolamento dalla pratica corporea a uno stato di riposo psico-fisico via via più profondo. Come dicevamo all’inizio, questi passaggi yogici non avvengono repentinamente, ma sono graduali e accompagnati dall’insegnante. Così, ci connettiamo col respiro addominale e propongo delle tecniche respiratorie (un po’ più elaborate di quelle svolte durante la lezione) oppure qualche pratica di propriocezione o di immaginazione, dipende dallo stile della lezione. Alla fine, ci regaleremo il rilassamento finale, ovvero un rilassamento guidato di ogni parte del corpo nel corso del quale proviamo a lasciare andare ogni tensione.
Al termine di questa ultima parte, non rimane che emergere dal rilassamento, concedersi ancora qualche attimo nella bella atmosfera della lezione di yoga e, infine, salutarsi ??
Se non hai mai fatto yoga e hai qualche altra curiosità, qui trovi qualche domanda e risposta tra le più comuni che mi vengono poste.
Se vuoi sperimentare il tutto di persona, puoi scrivermi a info@associazioneilgiardino.it
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