3 riflessioni sulla meditazione

22 Giugno 2022
3 riflessioni sulla meditazione

I motivi che avvicinano le persone alla meditazione sono i più vari. Se ciò che ti muove suona come: “Voglio fare meditazione per… eliminare lo stress/la tristezza/la gastrite/la stanchezza”, forse potrebbe essere il caso di fermarsi e rimettere a fuoco la lente perchè la meditazione non è una tecnica per migliorare il proprio rendimento o le performance psico-fisiche (ti può essere utile leggere qui). Questo significa che non ci “serve” per raggiungere risultati di tipo “aziendale” (lavorare meglio, essere più produttivi, eliminare la stanchezza, etc) e, nemmeno, per afferrare quelle soluzioni psicologiche ottenibili solo attraverso la psicoteriapia. Sicuramente è vero che, con il tempo, molti effetti benefici accadono (e troverai innumerevoli studi a confermarlo), ma, se scegli di immergerti in una disciplina “metafisica”, forse si potrebbe allargare lo sguardo: non tutto “serve” per ottenere un risultato materiale e terra-terra, non ogni pratica -a maggior ragione se “spirituale”- si piega a diventare un dispositivo che “risolve” le cose (qualsiasi cosa questo significhi per noi).

“La filosofia non serve a nulla, dirai. Ma, proprio perchè priva del legame di servitù, è il sapere più nobile”

Aristotele

Non sto dicendo che non si può meditare per allentare la morsa dello stress (e, tra l’altro, è uno degli obiettivi più realisticamente raggiungibili), ma che questa disciplina così profonda non si esaurisce lì… Ecco, qualsiasi siano le motivazioni che ti portano sul tappetino, non dimenticare che esiste un  immenso, altro orizzonte… 🙂

La meditazione viene presentata come una strada BELLISSIMA, grazie alla quale otterrai ENORMI BENEFICI con 5 MINUTI di pratica al giorno. In realtà, il primo sentimento che accosterei alla meditazione sarà la FRUSTRAZIONE perché,  soprattutto all’inizio, ti sembrerà di “non riuscire”. Questa idea per cui tutto sia FACILE e si possano ottenere ENORMI BENEFICI con PICCOLISSIMI SFORZI meriterebbe una accurata rilettura…!

Eppure, non dovrai scoraggiarti quando tanti appuntamenti meditativi ti sembreranno “inutili” o “sbagliati”! E’ assolutamente normale. Con l’esperienza, lo studio e, volendo, un corso di meditazione sensato, si riesce a comprendere e abbracciare ogni pratica, senza la fissazione sul “risultato” o sull’obiettivo da centrare (qualsiasi cosa voglia dire in questo contesto). Nessuno ci metterà il voto o farà l’analisi della nostra seduta e questo “Non ti rendi conto quanto è bello? Che non porti il peso del mondo del mondo sulle spalle, che sei soltanto un filo d’erba nel prato? Non ti senti più leggero?” (Zerocalcare).

Ecco, immaginiamoci come un filo d’erba che solo vuole godersi dieci minuti di pace. Davvero, rilassiamoci, al di là di “come viene”.

Per il terzo punto, ti regalo un paio di pagine tratte da un libro molto conosciuto La forza della meditazione” di Daniel Goleman. Questo testo è molto ricco anche se, personalmente, l’ho trovato un po’ lento.

In ogni caso, la parte che ti lascio è tratta dal capitolo “La psicologia della meditazione” e riguarda gli effetti benefici psico-fisici di questa pratica: clicca qui

Spero possa incoraggiarti a provare 😉

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Io sono Sara e sono l’insegnante di yoga.
Ho una laurea in Lingue e Civiltà Orientali, ho conseguito il diploma di insegnante di yoga presso l’Istituto Scienze Umane; mi piace la filosofia e amo la scienza (sebbene di un amore non corrisposto): come diceva l’astronomo Carl Sagan “Da qualche parte, qualcosa di incredibile attende di essere conosciuto” e quel qualcosa mi piace cercarlo ovunque, tra i libri, nell’arte, nei viaggi. Scopri di piu…

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